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“Un tatuaggio è per sempre” ? Non per forza! Con lo sviluppo delle procedure mediche si è riusciti a sfatare questa affermazione. Le prime tecniche di rimozione di tatuaggi furono quelle ablative chirurgiche, come la dermoabrasione. Tali trattamenti non erano però scevri da rischi con la formazione di cicatrici cutanee anche antiestetiche.
In seguito, con lo sviluppo della tecnologia laser, si è riusciti a raggiungere una selettività ed una sicurezza molto elevata riducendo al minimo gli effetti collaterali. Questo articolo è stato ideato e scritto dai nostri dermatologi, esperti in laserterapia, che hanno raccolto le domande più frequenti (FAQ) dei pazienti circa la rimozione dei tatuaggi, nella speranza di combattere le tante fake news e dare informazioni chiare e dettagliate.
Domande frequenti
1Come funziona un laser che rimuove i tatuaggi? E perché è efficace?
Il dispositivo medico che si utilizza è il laser Nd:YAG Q-switched. Questa tecnologia è
diventata negli anni il gold standard per la rimozione dei tatuaggi. Riesce a generare un
impulso estremamente potente (nell’ordine di MegaWatt), in tempi di emissione brevissimi (nell’ordine di alcuni nanosecondi), per trattare in modo sicuro ed efficace tatuaggi di diversi colori (e non solo), preservando i tessuti circostanti da esiti cicatriziali. Ha dunque la prerogativa di indirizzarsi solo sul pigmento del tatuaggio. L’impulso emesso combina potenza di picco e breve durata di impulso (circa 10ns).
Questi laser emettono normalmente luce con lunghezza d’onda di 1064 nm, 532 nm, 650nm e 595 nm. Le diverse lunghezze d’onda sono usate per trattare i vari colori che compongono un disegno. Le cellule contenenti il pigmento, colpite dal raggio laser, vengono distrutte e successivamente riassorbite dal sistema immunitario dell’organismo.
2Quante sedute servono?
E’ difficile stimare il numero di sedute necessarie alla rimozione completa di un tatuaggio. Il numero di sedute dipende da molti fattori:
- Dimensioni del tatuaggio e numero di colori presenti: I tatuaggi colorati necessitano di un maggior numero di sedute rispetto ai tatuaggi scuri, dal momento che bisogna colpire ciascun colore con lunghezze d’onda diverse (alcuni pigmenti come il nero e il rosso vengono eliminati efficacemente, altri come il verde e l’azzurro sono più difficili da trattare e scompaiono progressivamente ma lentamente durante le sedute, invece i pigmenti come il giallo e il bianco risultano impossibili da cancellare);
- Tipo di inchiostro: se situato in profondità o in superficie e la densità dello stesso;
- Sede corporea: le zone acrali come mani e piedi rispondono più lentamente rispetto a zone come il tronco (schiena, torace ed addome);
- Età del tatuaggio: i tatuaggi più vecchi rispondono meglio di quelli più recenti;
- Il fototipo: è più agevole rimuovere tatuaggi su fototipi chiari;
- La presenza di cicatrici o di cover up (stratificazione).
3Ho sentito parlare di creme o altri metodi (sale, limone, ecc) che rimuovono i tatuaggi. Funzionano?
È già ostico rimuovere un tatuaggio con un laser di ultima generazione, figuriamoci se
fosse possibile farlo con una crema o un po’ di sale e limone comodamente a casa!
Come già detto, la rimozione del tatuaggio è un processo strettamente legato al nostro
sistema immunitario e non esiste tecnica al mondo, in questo momento (e molto
probabilmente anche in futuro), che prescinda da questa condizione. Il laser provoca un danno termico controllato utile a rompere le vescicole di pigmento senza danneggiare i tessuti. Questo consente di evitare disagi e convalescenze lunghe e dolorose. Le altre tecniche di tipo chimico o di tipo chirurgico asportano e rimuovono i vari strati cutanei con una profondità di azione legata alla invasività del metodo usato. Da diversi anni queste tecniche sono state accantonate a causa, non solo della loro scarsa efficacia ma anche difficili da gestire nei giorni e nelle settimane successive al trattamento a causa delle ferite provocate dall’asportazione dei tessuti cutanei superficiali e dal rischio di provocare infezioni e fibrosi cutanee cicatriziali che rimpiangerebbero anche il più orribile dei tatuaggi. Le creme di cui si sente molto parlare in rete lavorano in parte attraverso metodiche esfolianti tipo “peeling” e in parte attraverso ipotetiche proprietà immunostimolanti che consentirebbero al sistema immunitario di aumentare il suo lavoro nella zona trattata con la crema e rimuovere in questo modo il pigmento. Per le metodiche esfolianti a mezzo “peeling”, come già detto, nella migliore delle ipotesi non servono a nulla, in quanto il pigmento è impresso troppo in profondità, e nella peggiore possono
causare abrasioni e ferite poco piacevoli, oltre a risultare del tutto inefficaci. Per le creme immunostimolanti, al momento in letteratura internazionale non vi sono evidenze scientifiche che consentano di affermare l’ottenimento di risultati.
4Cos’è l’effetto ghost (fantasma)?
L’effetto ghost o fantasma è un alone di pigmento molto sbiadito che può intravedersi quando la parte più grossolana e consistente del tatuaggio è stata rimossa. La prosecuzione dei trattamenti e il tempo consentiranno di sbiadire ulteriormente questo alone anche se è possibile effettuare un altro tatuaggio sulla stessa zona. efficacia ma rimangono comunque farmaci con prescrizione medica. I depigmentanti
blandi sono utili nel mantenimento, ovvero quando rimosse le macchie dal medico, per
evitarne la ricomparsa.
5Dopo una parziale rimozione si può ritatuare sopra (cover up)?
Certamente è possibile rimuovere totalmente o schiarire il tatuaggio per procedere poi con una cover up.
6Cosa succede alla pelle durante e dopo una seduta laser tatuaggio?
La singola seduta ha una durata che può variare a seconda della dimensione del
tatuaggio, e al termine è possibile riprendere le normali attività. L’area trattata presenterà nell’immediato sbiancamento dell’epidermide (effetto pop-corn), con arrossamento delle zone circostanti, in alcuni casi si possono formarsi vescicole o bolle durante il trattamento: si tratta in ogni caso di effetti temporanei. Al termine del trattamento viene eseguito una medicazione/bendaggio con crema lenitiva. A domicilio si prosegue con creme idratanti e lenitive secondo le indicazioni del medico per 7-15 giorni circa. Sauna e piscina sono
assolutamente da evitare fino alla completa normalizzazione dell’aspetto della cute.
7Qual è il periodo migliore dell’anno per rimuovere un tatuaggio?
È necessario aspettare un tempo variabile dai 2 ai 6 mesi prima di poter intervenire con il laser per la sua rimozione.
8Dopo quanto tempo dall’esecuzione si può rimuovere un tatuaggio?
È necessario aspettare un tempo variabile dai 2 ai 6 mesi prima di poter intervenire con il laser per la sua rimozione.
9Può essere eseguito anche sui tatuaggi cosmetici? Che cos’è il viraggio?
Si, il laser è l’unico modo sicuro e garantito per rimuovere un tatuaggio cosmetico
(sopracciglia, eyeliner, infracigliare e contorno labbra) e consigliamo un laser con più lunghezze d’onda in quanto i viraggi di colore nei tatuaggi cosmetici sono molto frequenti. L’effetto di viraggio scuro avviene solitamente solo per i tatuaggi cosmetici e in particolare per i colori rosso/marrone, questo perché nel rosso spesso sono presenti particelle metalliche che si ossidano al passaggio del laser. Questo non rappresenta un problema per il trattamento in quanto il laser, disponendo di diverse lunghezze d’onda, può colpire con facilità il colore virato (grigio-nero), è però importante che i pazienti siano informati
della possibilità di cambiamento di colore durante il periodo di trattamento prima dello schiarimento completo. Possono essere però osservati viraggi più rari. Alcuni tatuaggi estetici (soprattutto quelli sopraccigliari) all’apparenza marroni scuri/neri talvolta hanno un viraggio aranciato/giallo, probabilmente legato ad una maggior presenza di pigmento giallo nella miscela di inchiostri utilizzati in dermopigmentazione, tecnica che oggi viene maggiormente utilizzata. Questo tipo di viraggi è quello che beneficia maggiormente della possibilità di impiegare
anche il laser frazionato per ottenere lo schiarimento anche di colori complessi da trattare come il giallo ed il beige. In ogni caso i viraggi gialli, se difficoltosi da rimuovere, possono essere agevolmente ritatuati.
10Che colori rispondono meglio? E quali invece non rispondono?
Il laser q-switched è altamente selettivo per i colori più scuri come il rosso, il nero ed il
marrone. Anche i colori verde e e blu rispondono molto bene, seppur più lentamente. Al giorno d’oggi non è invece possibile trattare il colore bianco e risulta molto difficile trattare il colore giallo.
11Quanto tempo fra una seduta e l’altra?
L’eliminazione dei pigmenti non è subito visibile; questi, infatti, vengono frantumati, ed il sistema immunitario li riassorbe successivamente. Per tale motivo è necessario attendere almeno un mese/un mese e mezzo fra le sedute per dare all’organismo il tempo di riassorbire il pigmento. Gli intervalli più lunghi (2-3-6 mesi), soprattutto nelle fasi finali del
trattamento, sono volti a massimizzare il riassorbimento del pigmento profondo tra una seduta e l’altra, garantendone la massima efficacia possibile. Sarà comunque il medico a dare le corrette indicazioni in base al singolo percorso.
12È doloroso?
Prima del trattamento, in base alla grandezza del tatuaggio da trattare, viene di solito applicata una crema anestetica. Durante il trattamento viene avvertito dal paziente un pizzicore. In ogni caso il laser è molto veloce.
13Quanto costa?
Sicuramente il costo di una rimozione laser di tatuaggio è maggiore del costo dell’esecuzione dello stesso, quindi pensateci bene! Per informazioni e preventivi eseguiamo consulenze specialistiche presso SkinMed.